Nome mulino | La mola dei Tufi | |
Regione | Lazio | |
Provincia | Roma | |
Comune: | Vivaro Romano | |
Indirizzo | ||
Tipologia | Acqua | |
Attivita | Farina di cereali | |
Proprieta | Privato | |
Info proprietà | La mola è di proprietà privata della famiglia De Angelis | |
Stato | In disuso | |
Visitabile | Si | |
Ospitalita | No | |
Bibliografia | Beatrice Sforza, La mola di Vivaro Romano, in "Aequa", n. 20, pp. 31-35. Sitografia: http://www.vivaroromano.com/la-mola/ ; Giuseppe Gisotti, I mulini ad acqua di Vivaro Romano (RM), in “Geologia dell’Ambiente”, Supplemento al n. 3/2011, Anno XIX - luglio-settembre 2011, pp. 49-53 Sitografia: http://www.vivaroromano.com/la-mola/ | |
Note storiche | La Mola, il mulino della Famiglia De Angelis, è stata costruita introno al 1850 ed ha funzionato regolarmente fino ai primi anni del secondo dopoguerra. Fino ai primi del 1900 era attivato da una classica ruota idraulica a pale di legno orizzontale, chiamata “ritrécine” in varie regioni d’Italia. Tale ruota fu in seguito sostituita da una più efficace turbina verticale in metallo. Feudo dei Principi Borghese , il mulino passò nelle mani degli amministratori del feudo, i signori Sgaramella Manetti che agli inizi del '900 lo vendettero agli attuali proprietari. Funzionante fino a pochi anni fa, in seguito alla rottura di qualche pezzo del macchinario è stata chiusa. La Mola di Vivaro si trova a quota 616 circa e utilizza l’acqua di un ruscello che a sua volta è alimentato dalla Sorgente di “San Benedetto”, posizionata leggermente più in alto subito a valle della Strada Provinciale “Vivaro Turanense” che porta al centro abitato del paese. L’acqua peraltro non viene prelevata direttamente dal ruscello, bensì mediante un piccolo “canale di derivazione” attraverso il quale l’acqua giunge al bacino d’accumulo o “refota” secondo il linguaggio locale. |