I mulini "motori di civiltà"
La "forza" dell'acqua e del vento da sempre hanno stimolato l'ingegno dell'uomo per migliorare la qualità del suo lavoro. Nacquero molini per macinare il grano, frantoi per le olive, gualchiere per fabbricare il "pannolano", e i magli per forgiare il ferro.
Oltre alla quantità, anche la qualità delle acque si prestava ad un utile sfruttamento. Si costruirono le concerie che permettevano la fabbricazione della cartapecora, le cartiere, ecc. In Italia ovunque erano presenti i mulini da cerali, le conce per i pellami, e altri frantoi per raffinare il sale, la calce, il gesso ed altri minerali.
Tutte queste attività si praticavano sfruttando l'energia dell'acqua mediante una ruota idraulica o quella del vento, utilizzando pale eoliche.